mercoledì 4 febbraio 2009

Sono vittima di un complotto!

Sono vittima di un complotto! E credo anche di sapere chi sia il “complottista” bastardo!
E’ possibile che non trovi più nulla nella mia stessa casa? Ho perso due ore della mia vita a cercare i referti medici che avevo così accuratamente conservato. Ma dove??? Dove sono finiti? È successo l’altro ieri, ed oggi di nuovo a non trovare la ricetta medica nuova per comprare le medicine. Ma che faccio, me la mangio la carta, io? E magari di notte, in pieno sonnambulismo? A proposito. Ogni tanto ripenso ai dolcetti della befana che avevo, anche quelli, ACCURATAMENTE conservato. Dove cavolo sono finiti??? Spiriti mangioni e golosoni! Ladri di caramelle, vergognatevi!
E poi basta con questa storia della macchina: è possibile che ogni giorno, uscita dal lavoro, non la trovo mai dove l’avevo parcheggiata?! Per non parlare delle amnesie che mi provocano gli gnomi dello smog ogni volta parcheggio: compro il pane ed esco, sicura e con un grissino in bocca, giro a destra e dopo dieci minuti mi fermo e dico “ma dov’è?”. Il vuoto. Non mi ricordo dove ho messo la macchina tre secondi fa. E quello stronzo del verduraio che ride a vedermi tornare indietro e girare a sinistra!
Oppure la mattina, dopo la doccia, vado dritta nello stanzino e poi mi fermo inebetita: che devo fare? Cretina! Sei nuda, in accappatoio dentro la stanza armadio: forse dovresti vestirti? Il fatto è che perdo colpi, mia cara me. Almeno prima dimenticavo eventi eclatanti del passato (del tipo: ti ricordi quel compagno di scuola alle medie con cui sei stata insieme? – No! - Ma come? Il tuo primo bacio con la lingua! – Ma chi, io? -).
Adesso invece quelle cose lì me le comincio a ricordare (mi fece una tale schifezza quella lingua estranea dentro la mia bocca) mentre cala il velo sulle cose di oggi, scende il buio sulle chiavi di casa che, ovviamente, dopo aver svuotato tutta la borsa, si trovano, come al solito, nella tasca del cappotto.
E il “complottista” bastardo se la ride, perché spera in questo modo che nulla di nuovo accada, solo il passato che si ripete. Ma non avrà il mio scalpo! Sono pronta a dimenticare pure il mio nome ma non scorderò mai più il mio vero sé.

2 commenti:

Il Professionista ha detto...

Non so se la cosa può consolarti, ma capita anche a me di fare passeggiate avanti e indietro sotto casa prima di trovare la macchina (però dopo essermi fatto la doccia mi ricordo sempre di vestirmi)

Stefania ha detto...

@Il Professionista - Grazie per la solidarietà :-)