giovedì 5 febbraio 2009

Vorrei solo partire

Vorrei solo partire. Ricominciare d’accapo. Tutto nuovo. Come quando resetti il computer: quello che è importate lo reinstalli o lo salvi su un cd. Il resto semplicemente lo elimini. Come se non fosse mai stato.
Per un po’ ci credo e questa fede mi da buon umore e nuove forze. Poi mi scontro con la realtà, con le mie paure e con le altre persone che con poche e semplici e indiscutibili parole ti ributtano la faccia nel fango, tanto per ricordarti dove sono i tuoi piedi.
Ed hanno ragione: la fede è solo una fuga, il non voler affrontare la triste realtà. Un trucchetto della mente per far sì che tutto cambi nella fantasia ma che tutto resti com’è nella realtà. Ed io sono una specialista in questa specialità!
Però così mi scoraggio! E dico: “ecco, ora avete esposto il mio punto debole e tutto il dolore che lo accompagna; e ora chi se lo gestisce questo bel malloppo?”. Ma è solo questione di poche ore, di qualche pianterello e di qualche muso lungo un po’ più lungo del solito, e poi tutto torna come prima.
La brava Stefania ritorna alle faccende quotidiane, tira le tende, stende i vestiti, prepara una bella torta al cioccolato e va a dormire, come se nulla veramente fosse mai accaduto, come se quel dolore sentito sia solo il pianto immotivato di un bambino un po’ stanco.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono momenti che passiamo tutti, prima o poi, io pure vorrei partire ma non posso... Qualcuno ha bisogno di me e non riuscirei a fare finta di nulla. ciao, buon fine settimana!
Diana

Stefania ha detto...

@Diana - Ciao Diana, e grazie per il tuo contributo.

magellano83 ha detto...

Credo sia un'intenzione comune...