venerdì 16 gennaio 2009

Il tofu

Il tofu, ragazzi, è una bestia davvero difficile da domare! Se dovessi selezionare il miglior cuoco del mondo, di sicuro chiederei come prova finale quella della preparazione di un piatto a base di tofu.
Non so se vi è mai capitato di incontrarlo durante una delle vostre scorribande culinarie. Adesso fa molto chic frequentare ristoranti vegetariani, vegani, venusiani! E mi auguro per voi di non averlo mai assaggiato puro, magari scambiandolo per un innocuo pezzo di formaggio. Il sapore e l’odore del tofu, infatti, è per tutto uguale ad una busta di plastica, né più né meno.
Il tofu, o CAGLIO DEL FAGIOLO, è un cibo assai comune in oriente ed è derivato dalla cagliatura del latte di soia. Da quelle parti è utilizzato da millenni e ne esistono diverse varianti: secco, poroso, liofilizzato, aromatizzato.
Da queste parti, per quanto mi riguarda, ha motivo di esistere solo in quanto portatore di una buona quantità di proteine. Non è che sia una vegetariana convinta, anzi continuo a mangiucchiare carne qualche volta e mi piace anche il pesce, ma rabbrividisco all’idea di come vengono allevati gli animali (dal modo in cui vengono mantenuti in vita alle porcherie che gli fanno mangiare o gli siringano nel sistema) e del mare in cui vivono oramai i beneamati pesciolini. E allora preferisco comprare il tofu.
Questa sera, per esempio, come se non conoscessi la bestia, ho aperto una busta di caglio di fagiolo di soia alla piastra e l’ho semplicemente scaldato, accompagnandolo con dell’insalata verde. Non ho neppure messo un filino di salsa di soia, che in genere aiuta, è ne ho preso un cubetto. Ragazzi che bestia! Ed io più dello stesso tofu! Perché mi faccio del male da sola???
Il tofu, con un po’ di buona volontà, può essere gradevole. Basta marinarlo il più possibile con aromi, olio, limone e salsa di soia, oppure inserirlo in zuppe e sughi molto saporiti e abbondanti o ancora, e questo è il mio piatto preferito, schiacciandolo per bene in un soffritto di cipolle, carote, zucchine e spezie orientali (cumino, curcuma, peperoncino, zenzero, e altro).
In questo modo mangerai il tofu; e sarà anche un’esperienza piacevole, se saprai restare concentrato su tutto il resto e cercherai invece di ignorare quei pezzi (più o meno grandi) di un nulla consistente che completa la pietanza.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

In ogni caso, dopo questa relazione sul tofu, ti avrei perdonata lo stesso :)

Stefania ha detto...

@The Professionist - Troppo buono. Ti sei guadagnato un posto nel mio blogroll.

Anonimo ha detto...

Anche tu sei troppo buona con i troppo buoni(ricambierò al più presto)

Chandra ha detto...

Consiglio per domare il tofu:
saltarlo in padella con olio, salsa di soia e lievito alimentare in abbondanza!

Cucinato così viene apprezzato anche dagli onnivori più schifettosi! :)

P.s.: il lievito alimentare si trova nei negozi biologici ed è utilissimo per condire la pasta o anche le zuppe!

Stefania ha detto...

@Chandra - WOW! Grazie per le tue preziosissime dritte!

Chandra ha detto...

Di nulla! :)
Se ti serve un aiuto per camminare nel mondo veg basta chiedere!
Saluti!